Codice Etico PD

03.02.2013 16:19

 

Codice Etico 

del Partito Democratico

Approvato dall'Assemblea Costituente

il 16 febbraio 2008

1) Premessa

1. Le donne e gli uomini che aderiscono al Partito Democratico riconoscono nella

Costituzione   italiana   la   fonte   primaria   delle   regole   della   comunità   politica.

Considerano i suoi principi, insieme a quelli sanciti nelle Carte sui diritti umani e

sulle libertà fondamentali, il riferimento di un impegno politico al pieno servizio del

bene comune, della giustizia sociale, di un modello inclusivo di convivenza.

2. Oltre al rispetto doveroso delle leggi, l’adesione al Partito Democratico impegna a

comportamenti ispirati ai principi etici contenuti in questo Codice.

2) Principi di riferimento dei comportamenti individuali e collettivi

1.  Le  donne   e   gli   uomini  del  Partito   Democratico   sostengono  l’autonomia   della

politica, perché sia credibile e rafforzi il rapporto di fiducia con i cittadini. Ritengono

che la politica debba assolvere la sua funzione pubblica senza essere subalterna ad

alcuno.   Al   tempo   stesso,   concepiscono   la   politica   come   aperta   all’ascolto   della

società e dei suoi bisogni,  rispettosa delle altre autonomie, non autoreferenziale e

soprattutto lontana da qualunque pretesa di invadenza e di lottizzazione.

2. Le  donne e  gli  uomini  del  Partito Democratico considerano il  pluralismo  una

ricchezza  e  scelgono il  confronto  democratico  come metodo  per  ricercare  sintesicondivise. Riconoscono e promuovono il principio di   laicità della politica e delle

istituzioni. Si impegnano perché le differenze non siano ostacolo alla partecipazione

ma opportunità di dialogo e di crescita, e perché i diritti e le libertà si impongano sul

razzismo   e   sulla   violenza.   Contrastano   ogni   forma   di   discriminazione   nel   nome

dell’uguaglianza sostanziale.  Il contributo delle donne e degli uomini immigrati è

caratteristica propria dell’identità del Partito Democratico, che con loro si propone

come un’esperienza politica aperta ed interculturale.

3. Le donne e gli uomini del Partito Democratico assicurano l’uguaglianza di genere,

nel segno del  rispetto e della piena  partecipazione politica delle donne. Adottano

tempi,   modalità   e   stile   della   loro   attività   politica   che   tengano   conto   delle

responsabilità   lavorative,   professionali,   familiari   delle   persone.   Assumono   la

democrazia paritaria come criterio di comportamento nel partito,   negli organismi

collegiali e in quelli monocratici, come elemento di valutazione delle decisioni prese

e delle attività svolte. Per questo, gli organi nazionali del Partito Democratico sono

tenuti a verificare costantemente il rispetto delle previsioni statutarie in ordine alla

parità di genere e a quanto sopra previsto.

4. Le  donne e  gli  uomini  del Partito Democratico  vivono l’impegno  politico con

responsabilità e, per questo, sentono il dovere di confrontarsi e di dare conto del

proprio operato. Promuovono le capacità e le competenze, nella convinzione che il

riconoscimento dei meriti, del lavoro svolto e dell’esperienza acquisita, così come il

rinnovamento dei gruppi dirigenti, diano qualità all’azione politica. Sostengono un

modello   di   comunicazione   basato   sull’ascolto,   sul   dialogo,   sulla   chiarezza   di

espressione. Si impegnano a condurre il confronto con “volontà d’intesa”, ricercando

cioè una reale interlocuzione. Favoriscono la trasparenza dei processi decisionali e la

partecipazione democratica nelle forme più inclusive. 

5. Le donne e gli uomini del Partito Democratico ispirano il proprio stile politico

all’onestà   e  alla  sobrietà. Mantengono  con i cittadini  un  rapporto corretto,  senza

limitarsi alle scadenze elettorali. Non abusano della loro autorità o carica istituzionale

per trarne privilegi; rifiutano una gestione oligarchica o clientelare del potere, logiche

di scambio o pressioni indebite.

3) Responsabilità personale e autonomia della politica 

1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano, in particolare, a:a) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi o decisioni che abbiano una

diretta   incidenza,   specifica   e   preferenziale,   sul   patrimonio   personale,   del

proprio nucleo familiare o dei conviventi, ovvero dei parenti o affini;

b) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nel Partito (incarichi

monocratici nelle città capoluogo di provincia, a livello provinciale, regionale e

nazionale;   incarichi   negli   organi   collegiali   esecutivi   di   Partito   a   livello

regionale   e   nazionale)   qualora,   a   causa   del   ruolo   ricoperto   in   imprese,

associazioni, enti o fondazioni, aventi scopo di lucro o titolarità prevalente di

interessi economico­finanziari, possa configurarsi un conflitto di interessi tale

da condizionare i propri comportamenti;

c) non appartenere ad associazioni che comportino un vincolo di segretezza o

comunque   a   carattere   riservato,   ovvero   che   comportino   forme   di   mutuo

sostegno, tali  da  porre in  pericolo il  rispetto  dei  principi  di  uguaglianza  di

fronte alla legge e di imparzialità delle pubbliche istituzioni;

d)   svolgere   campagne   elettorali   con   correttezza   ed   un   uso   ponderato   e

contenuto delle risorse, finanziate in modo trasparente e sempre accompagnate

da un rendiconto  finale, senza avvalersi per  fini personali della pubblicità o

comunicazione   istituzionali.   Si   impegnano,   inoltre,   ad   evitare   forme   di

propaganda invasiva, nel rispetto dell’ambiente e del decoro urbano.

2. Ciascun dirigente, ogni componente di governo a tutti i livelli, le elette e gli eletti

nelle liste del Partito Democratico si impegnano a:

a) comunicare all’organo di garanzia territorialmente competente, ai sensi dello

Statuto, le situazioni personali che evidenziano o possono produrre un conflitto

di interessi, ovvero condizionare   l’attività del partito o lederne l’immagine

pubblica, in primo luogo nel caso di esistenza di un procedimento penale o di

adozione di una misura di prevenzione nei propri confronti.

Gli stessi, ove impegnati a livello europeo, nazionale, regionale, provinciale e

nei capoluoghi di provincia, comunicano, inoltre: 

­   la   proprietà,   la   partecipazione,   la   gestione   o   l’amministrazione   di

società ovvero di enti aventi fini di lucro;

­   l’appartenenza   ad   associazioni,   organizzazioni,   comitati,   gruppi   di

pressione   che   tutelino   o   perseguano   interessi   di   natura   finanziaria,

nonché   i   ruoli   di   rappresentanza   o   di   responsabilità   eventualmente

ricoperti ovvero il loro sostegno; b) assolvere con competenza, dedizione e rigore le funzioni ricoperte, senza

cumulare incarichi che precludano di svolgere compiutamente la responsabilità

affidata, evitando in particolare, di:

­ sommare più funzioni monocratiche interne al partito;

­   assumere   o   ricoprire   contemporaneamente   più   cariche   istituzionali

elettive; 

­ cumulare una funzione monocratica interna al partito con la titolarità di

una   carica  istituzionale   monocratica   di   equivalente   o   analogo  livello

territoriale, fatta eccezione per l’incarico di Presidente del Consiglio dei

Ministri;

c)   rendicontare,   con   una   relazione   dettagliata,   le   somme   impegnate

individualmente o i contributi ricevuti da terzi e destinati all’attività politica

ovvero alle campagne elettorali o alle competizioni interne al partito;

d) evitare l’uso strettamente personale e lo spreco dei beni e delle risorse messi

a   disposizione   in   ragione   dell’incarico   svolto.   Evitare,   inoltre,   l’impiego

ingiustificato  di  risorse,    ad  esempio  nel  caso  di  acquisto  di  beni  e  arredi

destinati all’ufficio, sia istituzionale che di partito;

e) rifiutare regali o altra utilità, che non siano d’uso o di cortesia, da parte di

persone   o   soggetti   con   cui   si   sia   in   relazione   a   causa   della   funzione

istituzionale o di partito svolta.

f) utilizzare i mezzi di comunicazione per favorire una informazione corretta

dei cittadini sulle questioni politiche ed istituzionali. 

3.  Ogni componente di governo a tutti i livelli, le elette e gli eletti nelle liste del

Partito Democratico si impegnano a:

a)   rinunciare   o   astenersi   dall’assumere  incarichi   esecutivi   nelle   fondazioni

aventi   la   titolarità   prevalente   di   interessi   economico­finanziari,   in   imprese

pubbliche, in società a partecipazione pubblica, salvo che l’incarico derivi da

obbligo connesso alla funzione svolta;

b) rendicontare periodicamente, attraverso strumenti informativi e/o iniziative

pubbliche,   l’attività   politica   o   istituzionale   svolta   anche   con     forme   di

corrispondenza con i cittadini e/o gli elettori;

4. Ogni componente di governo, a tutti i livelli, del Partito Democratico si impegna a:a) non conferire né favorire il conferimento di incarichi a propri familiari o,

tranne che negli uffici di personale collaborazione, a persone con cui si abbiano

rapporti professionali;

b) avvalersi di consulenze esterne soltanto in condizioni di effettiva necessità,

con adeguate motivazioni e con modalità di piena trasparenza;

c) astenersi  dal  partecipare a manifestazioni pubbliche organizzate contro il

governo e la giunta di cui si fa parte, senza trarne le dovute conseguenze. 

5.  Ogni responsabile delle risorse finanziarie del Partito Democratico  si impegna a

garantire, ad ogni livello, una gestione trasparente dei finanziamenti pubblici e privati

ricevuti. L’entità dei finanziamenti ed il loro utilizzo sono resi pubblici e i relativi

dati sono accessibili a chiunque.

4) Leale collaborazione e sostegno alla vita del partito

Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a:

1.   contribuire   personalmente   all’attività   del   partito   con   uno   specifico   onere   di

concorso economico, proporzionale alle indennità percepite per coloro che sono eletti

ovvero designati nelle istituzioni;

2. adottare e rispettare percorsi decisionali partecipati, trasparenti, motivati, rispettosi

del pluralismo di posizioni politiche e culturali esistenti;

3. favorire l’informazione ed il coinvolgimento degli aderenti e dei sostenitori nella

vita   del   Partito,   evitando   che   le   scelte   organizzative   producano   forme   di

cristallizzazione   interne   ed   esclusioni,   discriminazioni   o   condizionamenti,   e

garantendo   che   gli   orientamenti     politico­culturali   contribuiscano   ad   una   libera

dialettica interna al Partito; 

4.  promuovere e  rispettare le  regole  per la  par condicio  nella  partecipazione alle

competizioni interne, anche in relazione ai limiti di spesa e alle modalità di utilizzo

delle risorse economiche;

5. favorire la parità di accesso ai servizi, alle risorse e ai beni comuni nonché il loro

impiego corretto e trasparente;

6.   incoraggiare   l’impegno   volontario   e   scegliere   di   mantenere   tendenzialmente

separato il rapporto di lavoro dipendente nel partito dagli incarichi politici;7. adottare la competenza, la serietà dell’impegno, lo stile, il merito e le capacità

personali come criteri prevalenti di discernimento e di valutazione delle persone in

relazione agli incarichi e/o alla responsabilità che possono assumere, disincentivando

ed evitando di premiare comportamenti trasformistici; 

8.   non   diffondere   o   utilizzare,   senza   giustificato   motivo,   dati,   informazioni   o

documenti   riservati   conosciuti   o   ricevuti   in   ragione   dell’incarico   svolto   o

dell’appartenenza al partito. 

5) Condizioni ostative alla candidatura e obbligo di dimissioni

1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad

ogni tipo di elezione ­ anche di carattere interno al partito­ coloro nei cui confronti,

alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato:

a) emesso decreto che dispone il giudizio; 

b) emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione; 

c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di

patteggiamento; 

per un reato di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale e la

personalità individuale; per un delitto per cui sia previsto l’arresto obbligatorio in

flagranza;   per   sfruttamento   della   prostituzione;   per   omicidio   colposo   derivante

dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non  candidare, ad

ogni tipo di elezione ­ anche di carattere interno al partito­, coloro nei cui confronti,

alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, ricorra una delle

seguenti condizioni:

a) sia stata emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva ovvero a

seguito di patteggiamento, per delitti di corruzione nelle diverse forme previste

e di concussione;

b)   sia   stata   emessa   sentenza   di   condanna   definitiva,   anche   a   seguito   di

patteggiamento,   per   reati   inerenti   a   fatti   che   presentino   per   modalità   di

esecuzione o conseguenze, carattere di particolare gravità;  

c)  sia   stata   disposta   l’applicazione   di   misure   di   prevenzione   personali   o

patrimoniali, ancorché non definitive, previste dalla legge antimafia, ovvero

siano stati imposti divieti, sospensioni e decadenze ai sensi della medesima

normativa;3.   Le   condizioni   ostative   alla   candidatura   vengono   meno   in   caso   di   sentenza

definitiva di proscioglimento, di intervenuta  riabilitazione o di annullamento delle

misure di cui al comma 2 lett. c).

4. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non  candidare, ad

ogni tipo di elezione ­ anche di carattere interno al partito­:

a)   i   proprietari   o   coloro   che   ricoprano   incarichi   di   presidente   o   di

amministratore delegato di imprese che operano a livello nazionale nel settore

della informazione,  ovvero il loro coniuge, parenti o affini;

b)   i   proprietari   ovvero   coloro   che   ricoprano   incarichi   di   presidente   o   di

amministratore delegato  di imprese che operano nel settore della informazione

a livello locale, nel caso in cui l’organo di garanzia territorialmente competente

previsto dallo Statuto accerti che ­ per il rilievo dell’attività dell’impresa ­ si

possa determinare un sostegno privilegiato a loro esclusivo vantaggio.

5. Ove sopravvengano le condizioni di cui ai commi precedenti, gli eletti, i titolari di

incarichi all’interno del partito, ovvero il personale di nomina politica, rassegnano le

dimissioni dal relativo incarico. 

6. Attuazione del Codice Etico

1.   Lo   Statuto  indica  l’organo   competente   ad   accertare   e   a   pronunciarsi   circa  le

violazioni del Codice etico, la procedura da seguire e le sanzioni da adottarsi.